Recensione Manga – Golden Days di Shigeru Takao

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Titolo originale: Golden Days
Autrice: TAKAO Shigeru
Categoria: Shoujo*

*La serie presenta indubbiamente la componente boy’s love ma, essendo stata serializzata sulla rivista “Hana To Yume”, viene qui categorizzata come shoujo. Ricordiamo comunque che i BL sono nati in ogni caso dagli shoujo e ci sono titoli in cui non ha senso distinguerli, essendo entrambi (shoujo e BL) esempi di narrazione femminile (il che ovviamente non esclude un pubblico di lettori eterogeneo, anzi!).

covergoldenjap2Goldendayscoverita:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Hakusensha
Numero di tankoubon: 8, concluso
Anno di pubblicazione: 2005
Rivista di serializzazione: Hana to Yume

:: Il manga in Italia :: 
Casa editrice: Goen
Numero di volumi: 4 maxivolumi, concluso
Pubblicato a partire da: Maggio 2022
Prezzo: 12,50 E.

Warning Spoiler: sinossi comprensiva del finale 

Storia
goldenstoriaMitsuya Soma è un ragazzo di 16 anni dalla vita un po’ particolare: quando era piccolo è stato rapito e sua madre da allora ha sviluppato una sindrome ansiosa che le fa temere per la sua vita, tanto da opprimerlo costantemente con la sua presenza e le sue paure. Il ragazzo, la cui unica passione è il violino e nutre un grandissimo affetto per il bisnonno Yoshimitsu, ottantenne molto malato da tempo, si sente, all’inizio della storia, sull’orlo di una crisi di nervi tanto da essere quasi deciso ad abbandonare lo studio del violino.
Durante una visita all’ospedale il “nonno”, come lo chiama lui, gli mostra una foto e gli confessa il suo più grande rimpianto: non essere riuscito a “salvare” Jin. Date le sue condizioni non spiega cosa sia successo e non racconta nulla a Mitsuya del suo passato e del rapporto con questa persona, del resto non fa nemmeno in tempo: due giorni dopo la famiglia è chiamata urgentemente dall’ospedale per l’aggravarsi delle sue condizioni e mentre questi cade in coma e la famiglia è in attesa, avviene una scossa di terremoto. Mitsuya, che stava scendendo le scale in quel momento, cade e perde i sensi, risvegliandosi catapultato nel 1921.
Al suo risveglio la prima persona che incontra è proprio Jin e dopo l’iniziale confusione, sconvolgimento e incredulità, Mitsuya sospetta che il suo essere tornato indietro nel tempo debba avere sicuramente un senso e abbia a che fare con il “salvare” Jin e cancellare il rimpianto del nonno.
goldendays22Mitsuya, nei panni di Yoshimitsu, di cui ha “preso il posto”, conosce tutti i membri della famiglia a partire dalla sorella maggiore, Yuriko, e dai giovani componenti della famiglia Kasuga: Jin e Aiko. Questi sono figli di padre giapponese e madre italiana ed essendo sangue misto hanno non pochi problemi perché non essendo puramente giapponesi vengono bullizzati e chiamati “bastardi”. Inoltre la madre dei ragazzi soffre di disturbi mentali causati dalla morte di uno dei suoi figli più piccoli, il gemello di Aiko: in lei la madre vede il figlio perduto, rifiutando la bambina per ciò che è e causando enormi sofferenze a lei e a Jin.
L’arrivo di Mitsuya nei panni di Yoshimitsu sconvolge un po’ l’esistenza e i sentimenti di tutti: lui infatti non solo non nasconde di non essere il vero Yoshimitsu, ma dice anche di essere un’altra persona che arriva dal futuro, senza però rivelare mai di esserne il pronipote e dopo qualche tempo viene anche creduto. Scopre poi quale fosse il rimpianto del nonno verso Jin: quest’ultimo infatti lo ha sempre amato, ma il vero Yoshi, pur volendogli molto bene, non poteva ricambiarlo come amante. Mitsuya invece ricambierà l’amore provato da Jin e sarà straziante, una volta risolti i conflitti e le avversità che capiteranno loro, lasciarlo per tornare al presente, anche se con la certezza che Jin comunque vivrà nel passato in modo da migliorare il presente dove sarà Mitsuya.
Una volta tornato, Mitsuya avrà modo di confrontarsi col nonno che lo ringrazierà per ciò che ha fatto, scoprendo poi la vita di coloro coi quali, nei pochi giorni in cui nel presente lui aveva perso i sensi, aveva vissuto mesi ricchi di eventi importanti e significativi.

Considerazioni
goldendays33La precedente sinossi copre solo in piccola parte una trama ricca di coprotagonisti e storie parallele che fanno di questo shōjo un piccolo gioiello e un po’ un capostipite del genere “viaggio nel tempo”. Il protagonista che viaggia verso il passato ma poi torna è un tipo di trama che permette di “vincere facile”, ma non è così semplice da sviluppare in modo efficace. Saper utilizzare nella giusta dose e momento sentimenti quali la malinconia, la nostalgia del passato e del futuro e soprattutto, in ambito shōnen ai, tematica rilevante in questo titolo, dell’amore impossibile, può portare a scivoloni molto facili, soprattutto se non si ha grande inventiva a livello di trama: puntare tutto sull’angst o sulla tragedia è spesso sintomo di carenza di idee. In Golden Days possiamo dire invece che l’autrice si è concentrata molto nel creare una trama non banale e misurando efficacemente i sentimenti sopra descritti, arricchendo e motivando la storia e i personaggi senza appesantire la lettura, in un climax di commozione doverosa sul finale.
L’edizione Goen presenta pecche soprattutto nei primi due volumi: nel primo l’adattamento è molto legnoso e rende la lettura zoppicante, il secondo ha la gallery e i credits stampati a inizio volume invece che alla fine. Ci sono i consueti (ahimè) errori di battitura, ma almeno gli ultimi due volumi appaiono sostanzialmente senza grossi problemi.

Gallery

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