Recensione Manga – Primavera Maledetta (Haru no Noroi) di Asuka Konishi

primaveralogoA cura di Emy

Titolo originale: Haru no Noroi
Autrice: KONISHI Asuka
Categoria: Josei

coverjapprimaveracoveritaprimavera:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Ichijinsha
Numero di volumi: 2 – completo
Anno di pubblicazione: 2015
Rivista di serializzazione: Comic Zero-Sum

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Primavera Maledetta
Casa editrice: Goen
Numero di volumi: 2 – completo
Pubblicato a partire da: Novembre 2022
Prezzo: 7.50 E.

Dramaprimavera:: Drama ::
Titolo: Curse of Spring/ Haru’s Curse
Data di trasmissione in Giappone: 2021
Regia: Masayuki Ochiai
Episodi: 6 (completo)
Cast: Hikaru Takahashi, Asuka Kudo

Storia
Natsumi ha appena perso la sorella minore, Haru, per un cancro. Mentre la bara della sorella viene chiusa per l’ultima volta, lei sussurra: “Aspettami fino a che non ti raggiungerò. Non ci vorrà molto…” Comunque il fidanzato di Haru, Tougo, ha altri piani per guarire il suo cuore infranto (trama da casa editrice).

Considerazioni
L’incipit di Primavera Maledetta ha un sapore insolito, da tragedia annunciata: nel corso di un funerale, una giovane donna sussurra alla sorella deceduta che presto la raggiungerà. Il lettore si prepara dunque a una storia che si prefigura densa, drammatica, forse segnata da un finale ancora più tragico. consiMa gli anni Settanta sono lontani e lontani i drammoni aspri e malinconici: presto l’atmosfera si alleggerisce e i toni da sciagura imminente scolorano, acquistando sfumature meno cupe. Qua e là l’ombra della morte ritorna a minacciare il destino dei protagonisti, però senza intaccarne seriamente l’orizzonte, perché la quotidianità riprende il sopravvento e la narrazione muove rapida su binari più rassicuranti.
La vicenda risulta semplice e scorrerebbe forse troppo velocemente se non intervenissero dialoghi lunghi e un po’ ridondanti, che scavano nelle psicologie dei personaggi. Lo sviluppo della trama si affida soprattutto ai protagonisti, che si muovono con sicurezza ed efficacia, riuscendo credibili nell’interpretare una vicenda che di per sé non è complessa, ma affronta una tematica complessa: l’elaborazione del lutto e il superamento del senso di colpa dei vivi nei confronti dei morti.
Chi resta ha l’obbligo di vivere, non può sottrarsi a questa legge brutale e necessaria, che non comprende rispetto, orgoglio, dignità: ognuno va incontro al suo percorso, lasciandosi dietro ricordi e rimorsi brucianti.
La grafica di Asuka Konishi, dal segno personale e sicuro, riesce espressiva e appropriata nel rendere i sentimenti e nel raccontare una storia che non si può dire tenga il lettore col fiato sospeso (gli eventi sono tutti interiori, non c’è grande azione drammatica), eppure riesce a mantenere costante l’interesse con un ritmo misurato.
Una narrazione matura, una serie breve che si legge con piacere e che, grazie al timbro personale, è molto probabile si farà ricordare anche in futuro.

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