Recensione Manga – Miracle Girls AKA È un po’ magia per Terry e Maggie di Nami Akimoto

A cura di Shion (testi e immagini) ed Emy (grafica)

Titolo: Miracle Girls
Autrice: AKIMOTO Nami
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumetti: 9 – concluso
Prima edizione: 1991-4
Rivista di serializzazione: Nakayoshi

:: Il manga in Italia ::
Serializzato su: “Amici” dal numero 1 al n.30, concluso
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumetti: 30*, concluso
Prima edizione: 1997-2000
Distribuito in edicola e fumetteria
Prezzo di copertina: 5.000 £, mensile.

*Il manga in Italia è stato serializzato sulla rivista “Amici” dal numero 1 del novembre 1997 al numero 30 dell’aprile 2000: i numeri sono 30 perché “Amici” era un magazine che comprendeva altri titoli, come “Una ragazza alla moda”, “Saint Tail” e “Sailor V”.

Miraclenew:: Seconda edizione ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 5, completo
Pubblicato a partire da: Marzo 2023
Distribuito in libreria e fumetteria
Prezzo di copertina: 8 Euro, 384 pagine.

:: L’autrice ::
Nami Akimoto è nata il 24 gennaio a Kanagawa. Debutta con Loving You, storia pubblicata su “Nakayoshi Deluxe” nell’agosto 1986. Grande fan di Candy Candy, probabile stimolo che l’ha spinta a diventare mangaka, ha sempre lavorato per l’editore Kodansha, prevalentemente su “Nakayoshi”, rivista dal target piuttosto basso, ma sporadicamente anche su “Dessert”, pubblicazione decisamente meno infantile. L’autrice è molto amata dal pubblico di “Nakayoshi”, fatto testimoniato anche dal considerevole numero di opere prodotte, caratterizzate da situazioni tipiche nelle quali le ragazzine giapponesi riescono facilmente a immedesimarsi, trasposte poi in contesti fantastici e/o magici. Lo stile leggero e senza troppe pretese ha sicuramente aiutato in questo senso, così come lo scarso numero di volumi all’attivo per ogni serie, a parte per le due principali, vale a dire Miracle girls (1991-1994) e Uru-q (2000-2003), entrambe composte da 9 volumetti ed edite anche all’estero (il primo ha avuto grande successo in Italia, anche sotto forma di anime col titolo di “È un po’ magia per Terry e Maggie”). Altri lavori degni di nota sono Tenshi ni Kiss (1995), Mighty angel (1996), Snow drop (1997), Les milles fleurs (1998). Col nuovo millennio ha intensificato la produzione per adulti, con incursioni su “Dessert” e su “Renai Love Max” dell’Akita Shoten, ma soprattutto si è dedicata alla trasposizione in manga dei romanzi Harlequin.

Anime
Da questo manga è stato tratto un anime di 51 episodi trasmessi a partire dal Gennaio 1993 su Nihon TV: alla sua realizzazione ha partecipato Takashi Anno che aveva già lavorato ad altre famose serie come “Maho no Yosei Pelsha” (in Italia Evelyn e la magia di un Sogno d’Amore) e “Maho no star Magical Emi” (Magica Magica Emi). In Italia l’anime arriva su Mediaset nel 1995 con il titolo: “È un po’ magia per Terry e Maggie”. Le animazioni sono abbastanza buone, ma il disegno dei personaggi è alquanto piatto e i colori spenti. La storia ricalca quella del manga, ma la prima parte del medesimo, quella incentrata su Tomomi e Noda, non viene presa in considerazione; inoltre non mancano episodi nati con l’unico scopo di allungare la serie. In poche parole l’anime non presenta niente di eccezionale e l’adattamento italiano non ha certo aiutato (Karver? Ma dove li pescano certi nomi?).

Personaggi  

Tomomi Matsunaga

In Italia è stata ribattezzata Terry, è la gemella maggiore. All’inizio della storia frequenta una scuola femminile privata, in seguito si trasferisce nella scuola di Mikage per stare accanto ai suoi amici. È molto brava nello sport, soprattutto nella corsa e nella pallavolo, odia invece passare il proprio tempo sui libri di scuola e spesso si fa aiutare dalla sorella a fare i compiti. Porta i capelli corti e indossa soprattutto pantaloncini e magliette, solo raramente indossa delle gonne. Di carattere è abbastanza vivace, spesso si sottomette ai capricci di Mikage senza discutere, nonostante tutto ama però la tranquillità. Si innamora ricambiata di Noda.

Mikage Matsunaga

In Italia è stata ribattezzata Maggie. Frequenta una scuola pubblica mista, è iscritta al club di chimica, dove causa spesso delle piccole esplosioni, ama studiare ed è assolutamente negata per le attività fisiche. È molto timida, pur essendo innamorata di Kurashige non riesce a dirglielo apertamente. Una volta dichiaratasi lo ricopre d’attenzioni e si dimostra sempre estremamente dolce anche se in realtà di carattere è abbastanza brusca e prepotente. Porta i capelli lunghi e di solito indossa degli abiti pieni di pizzi e nastri, ritenuti orrendi da Tomomi e Noda.

Yuya Noda

In Italia l’hanno chiamato Nelson. Frequenta la stessa scuola di Mikage ed è iscritto al club d’atletica. È un ragazzo vivace ma affidabile, su di lui si può sempre contare. Si innamora di Tomomi e insieme sono molto affiatati, anche se la ragazza lo fa preoccupare perché talvolta usa i poteri in maniera sconsiderata. Ama indossare jeans e magliette assai pratiche.

Hideaki Kurashige

In Italia è stato chiamato Karver. Frequenta la stessa scuola di Mikage, ma frequenta già il secondo anno. È iscritto al club di atletica e a quello di chimica, è bravo sia nello studio, sia nello sport. A metà della storia decide di andare a studiare in Inghilterra. È innamorato di Mikage.

Storia

Warning Spoiler! (sinossi comprensiva di finale)

Tomomi e Mikage Matsunaga sono gemelle ma non potrebbero essere più diverse. Tomomi porta i capelli corti ed è un vero maschiaccio, eccelle nello sport ma non ama molto studiare. Mikage è un genio, i suoi voti sono altissimi ed è iscritta al club di chimica nonostante più di una volta abbia causato delle esplosioni, ma è totalmente negata per le attività fisiche. Le ragazze sono iscritte a due scuole diverse, nessuno dei loro compagni di scuola sa che sono gemelle. E per giunta gemelle del tutto speciali, dal momento che sono dotate di poteri ESP, tra loro usano la telepatia e sono capaci di teletrasportarsi! I loro poteri però funzionano solo quando loro due si trovano insieme.
Un giorno Mikage, con sua grande disperazione, viene sorteggiata per correre la staffetta femminile durante la festa dello sport che si tiene nella sua scuola, pertanto quando torna a casa chiede in lacrime alla sorella di sostituirla poiché teme infatti di fare una pessima figura. Tomomi impietosita dalla disperazione di Mikage accetta e si ritrova così a frequentare per alcuni giorni la scuola della sorella; qui fa per la prima volta conoscenza degli amici e i nemici di Mikage. In particolare viene colpita da Noda il ragazzo a cui sua sorella ha giurato eterno odio in quanto aveva involontariamente ferito il senpai Kurashige di cui lei è innamorata. Tomomi partecipa quindi alla staffetta prendendo il posto della sorella, Noda rimane molto colpito dalla bravura di Tomomi (anche se lui pensa che si tratti di Mikage!) e insieme a Kurashige la invita a iscriversi al club di atletica. Tomomi rifiuta in lacrime: ormai è perdutamente innamorata di lui. Noda va quindi a casa Matsunaga per vedere se “Mikage” che è scappata in lacrime sta bene, ma ad aprirgli è proprio Tomomi che si lascia sfuggire involontariamente il suo nome. Tomomi e Mikage sono quindi costrette a raccontargli dello scambio e Noda ci rimane molto male, ma il giorno seguente ha già perdonato Tomomi. I problemi non sono ancora finiti, infatti il professor Kageura ha visto le gemelle teletrasportarsi e ha intenzione di sfruttarle per diventare ricco e famoso, quindi cerca di riprendere con la videocamera le gemelle mentre usano i loro poteri. Fortunatamente a vegliare su Tomomi e Mikage ci pensano Noda e Kurashige (a cui è stata raccontata la verità)! Il caso vuole che Kageura riesca a riprendere le ragazze e minaccia quindi Mikage, ma mentre si trova sul terrazzo del dipartimento rischia di cadere dal balcone; fortunatamente Tomomi e Mikage lo salvano e il professore rinuncia ai suoi propositi. Giunta l’estate i quattro ragazzi con il professore si recano al mare dove conoscono Masaki, un ragazzo assai misterioso. Al loro rientro scoprono che Masaki si è iscritto alla stessa scuola di Mikage e tenta in ogni modo di metterla in difficoltà. Masaki, in quanto costretto, collabora con Mister X, capo di un’organizzazione criminale che intende sfruttare i poteri degli esp. Tomomi e Mikage riescono però a liberare Masaki e il ragazzo lascia la città.

All’inizio del nuovo anno Tomomi si trasferisce nella scuola di Mikage in modo da poter stare accanto al ragazzo che ama. Kurashige decide di andare a studiare in Inghilterra, Mikage decide quindi di dichiararsi prima che sia troppo tardi. Il giorno della partenza Mikage è tristissima. Durante il viaggio l’aereo in cui si trova Kurashige viene dirottato; Tomomi e Mikage, sentendo la notizia alla tv, si teletrasportano sull’aereo riuscendo a mettere al tappeto i dirottatori: il merito di ciò viene però attribuito a Kurashige che finisce così su tutti i giornali. Marie, principessa del piccolo regno di Diamas vedendo le foto di Kurashige sui giornali decide di invitarlo nel proprio castello.

Qui Kurashige apprende la leggenda delle principesse gemelle di Diamas: molti secoli prima due principesse gemelle si erano unite al popolo e con coraggio avevano scacciato i nemici invasori. Da allora erano nate nella molte gemelle nella famiglia reale di Diamas e anche Marie ha una gemella che però è scomparsa alla nascita; Marie la sta cercando con l’intento di ucciderla per poter regnare incontrastata su Diamas. Marie si innamora però di Kurashige e per non farlo ripartire lo rinchiude nel suo castello. Mikage sentendo la mancanza di Kurashige si teletrasporta fino a Diamas insieme a Tomomi, riuscendo finalmente a riabbracciare il suo amato senpai. Tomomi e Mikage non possono fermarsi molto, vengono inoltre scoperte da Marie che vorrebbe catturarle, in modo da eliminare la sua rivale in amore. Tomomi e Mikage, aiutate dai loro poteri, finiscono con lo scoprire che Marie è in realtà manovrata da Mister X che la ipnotizza facendole fare ciò che lui vuole.

Tornate in Giappone Tomomi e Mikage incontrano a delle gare d’atletica una ragazza, Ema, che assomiglia in maniera incredibile a Marie: le due intuiscono subito che deve trattarsi della gemella scomparsa. Il finale vede Tomomi, Mikage ed Ema contrapporsi a Marie e Mister X. Le parole d’affetto che Ema rivolge a Marie riescono però a commuovere la ragazza e le due coppie di gemelle, uniti i loro poteri, riescono a sconfiggere definitivamente Mister X che trascorrerà il resto della sua vita in carcere. Passano alcuni anni e arriva finalmente il giorno in cui Tomomi e Mikage coronano i loro sogni sposando rispettivamente Noda e Kurashige.

Considerazioni
Miracle Girls non è un manga che emerge dalla media: la storia, che risultava abbastanza divertente nei primi capitoli per il continuo scambio d’identità tra Tomomi e Mikage, perde molto nel corso degli avvenimenti. Soprattutto i capitoli con la prima parte della storia di Mister X risultano quantomeno scontati, mentre il personaggio di Masaki entra in scena solo per connettere in qualche modo le gemelle a Mister X e poi scompare, quindi un’apparizione troppo breve perché lasci anche una minima impressione nei lettori.

Il manga si riprende solo nell’ultima parte con la storia di Ema e Marie che si collega con quella di Mikage e Tomomi, anche se in effetti Marie ed Ema non sono altro che pallide copie delle due protagoniste, con gli stessi difetti portati all’eccesso: l’arrendevolezza di Tomomi ed Ema più di una volta le porta a essere succubi rispettivamente di Mikage e Marie. Il personaggio più simpatico risulta Noda, perché è quello che meglio s’inserisce nelle vicissitudini delle gemelle, riuscendo a conquistare un ruolo perlomeno divertente. Al contrario Kurashige sembra capitato in questo manga solo per puro caso! O non c’è o quando c’è, è completamente dominato dalle personalità delle gemelle e di Noda; solo nell’ultima parte della storia gli viene attribuito un ruolo un po’ più attivo, anche se in effetti si limita a essere prigioniero di Marie.
Infine, il tratto della Akimoto non è niente di particolare: le figure sono inconsistenti e piuttosto ferme, gli occhi sono particolarmente inespressivi, cosicché le espressioni dei personaggi risultano piuttosto piatte e prive di spessore.
Con questo non voglio dire che Miracle Girls sia un brutto manga, ma sicuramente la sua pubblicazione è dovuta alla messa in onda dell’anime (peraltro non meglio realizzato a mio parere). Se non altro, comunque, questo titolo a suo tempo ha fatto da apripista per altri shoujo.

Gallery

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