Recensione Manga – Proteggere le streghe (Majo wo mamoru) di Maki Ebishi

logostregheA cura di Emy

Titolo originale: Majo wo mamoru
Autrice: EBISHI Maki
Categoria: Josei

gal01streghestreghcoverita:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Asahi Shimbunsha
Numero di tankoubon: 3, completo
Inizio pubblicazione: 2017
Rivista di serializzazione: Nemuki +

:: Il manga in Italia ::
Titolo italiano: Proteggere le streghe
Casa editrice: Dynit
Numero di volumi: 3, completo
Inizio pubblicazione: Giugno 2023 
Prezzo: 12.90 E.

Storia
storiastreghXVI secolo, Germania: la caccia alle streghe miete migliaia di vittime, per lo più donne. In un’epoca di follia collettiva, un medico cerca di aiutare le persone accusate di stregoneria… Johann Wier, allievo di Agrippa von Nettesheim, le cui tesi rivoluzionarie gli hanno guadagnato la fama di stregone.
La storia inizia nel 1551, quando al giovane medico Johann Wier viene affidato l’incarico di fare luce sui presunti attacchi di un licantropo ai danni degli abitanti di un villaggio. Il medico, in principio titubante, avvia un’indagine che lo porterà a esaminare le possibili cause delle convinzioni diffuse nella sua epoca: esistono i licantropi? Le streghe, il patto col demonio? O sono tutti vittima di un’allucinazione collettiva, di un’illusione generata dalla paura?
La linearità della narrazione è interrotta da vari flashback, che spiegano le motivazioni del medico impegnato a lottare contro le superstizioni popolari: da bambino aveva assistito a un rogo pubblico in cui a essere bruciata era stata una sua coetanea, motivo per cui, da ragazzo, si era scelto come maestro il famoso Agrippa von Nettesheim, noto per aver difeso una cosiddetta strega…

Considerazioni
consistregheL’aspetto più interessante di Proteggere le streghe è senz’altro costituito dalla scelta e dalla chiara volontà da parte dell’autrice di puntare l’attenzione su una pagina marginale e trascurata della storia europea del sedicesimo secolo: la storia dei “protettori delle streghe”.
Nei tempi segnati dalla Riforma protestante e dalla conseguente Controriforma cattolica, l’ossessione per l’eresia  alimentava l’ accanimento da parte di zelanti delatori e giudici nei tribunali dell’Inquisizione nei confronti delle streghe,  perfetto capro espiatorio di un’epoca segnata da torture e violenze da incubo. Quest’epoca oscura non è inquadrabile cronologicamente nell’orizzonte medievale, ma segna l’inizio dell’epoca moderna ed è anche per questo meritevole di attenzione. 
Le figure storiche di Agrippa von Nettesheim e del suo allievo Johann Wier vengono collocate nel loro contesto storico e senza forzature, evidenziando la modernità delle loro affermazioni, perché realmente questi uomini si sono prodigati per denunciare la discriminazione tra i sessi, l’ingiustizia alla base della persecuzione e l’irrazionalità della superstizione. 
Si tratta di un punto di vista inedito e originale sulla tematica della caccia alle streghe che, unitamente all’aspetto grafico, rappresenta il maggior pregio dell’opera. Difatti, la serie non è esente da qualche criticità: talvolta l’interesse storico soffoca l’immaginazione e tende a ingessare i personaggi, inoltre l’uso preponderante del flashback appesantisce la narrazione impedendole di respirare, di scorrere con naturale fluidità. Per esempio, proprio a causa dei flashback, l’indagine avviata nel primo volume vedrà il suo esito solo nel terzo e ultimo volume. 
Per questi motivi il lettore in cerca di svago potrebbe trovare poco trascinante la serie, per converso chi invece è disposto a lasciarsi incuriosire da figure storiche poco note e da un punto di vista di norma trascurato nei manuali scolastici, potrebbe trovare la lettura parecchio stimolante.

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