Recensione Manga – Ikoku Nikki – Journal With Witch di Tomoko Yamashita

logonikkikokuiA cura di Shara

Titolo originale: Ikoku Nikki
Autrice: YAMASHITA Tomoko
Categoria: Josei

coverjapcoveritanikki:: Il manga in Giappone :: 
Casa Editrice: Shodensha
Numero di volumi: 11 – completo
Prima pubblicazione: 2017 
Serializzato su: Feel Young

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Ikoku Nikki – Journal With Witch
Casa editrice: Flashbook
Pubblicato a partire da: Agosto 2021
Prezzo: 5.90 Euro.

Storia
storianikkiTakumi Asa all’età di 15 anni perde entrambi i genitori e viene accolta in casa da una zia scrittrice, Takumi Makio. La donna non sembra essere il massimo della simpatia: dura e schietta, le dice subito che non sa se potrà mai volerle bene, ma che vivere da lei è sempre meglio che essere trasferita da un parente all’altro. Makio in verità non è mai stata in buoni rapporti con la madre, anzi detestava la sorella. Non se ne conoscono i motivi, ma proprio a causa di questi sentimenti ci sarà un muro invisibile tra lei e la nipote. Una coabitazione difficile per entrambe, ma forse col tempo…
Nominato ai Taisho sia nel 2019 che nel 2020, così come al Kono manga ga sugoi, “Ikoku Nikki – Journal with witch” è uno tra gli slice of life più apprezzati del momento, un’opera adulta e appassionante come poche se ne vedono, del resto Tomoko Yamashita ha saputo emergere proprio grazie allo stile maturo e alla grande poliedricità che le conferiscono quel tocco in più (trama da casa editrice).

Considerazioni
Premessa: non conoscevo il lavoro di questa autrice al di fuori di qualche BL letto molti anni fa e allora l’avevo classificata come una “con poco appeal per il mercato italiano”. Yamashita ha sempre avuto uno stile narrativo decisamente peculiare e un tratto, soprattutto agli esordi, forse troppo spigoloso rispetto a quel che si vedeva all’epoca, quindi sono rimasta positivamente stupita quando è stato pubblicato Her, aprendo finalmente la strada ad altre sue opere.
gal01Ikoku Nikki è un josei slice of life che, come tantissime opere giapponesi, parla di elaborazione del lutto e crescita personale. Essendo questi temi molto amati e soprattutto molto usati nella produzione giapponese, quello che ci si aspetta da un manga su queste due tematiche è che sarà inevitabilmente pesante: molti autori/trici amano calcare la mano su un sentimento così importante come il trauma e il dolore di una perdita, ma Yamashita, che come ho scritto è sempre stata un’autrice dalla narrazione peculiare, anche stavolta è riuscita nell’impresa di fare qualcosa di diverso, narrando questi temi con delicata profondità e scegliendo di non cadere mai nel pietismo e nel patetico, pur avendo mille occasioni per farlo.
La vicenda di Asa-chan, che va a vivere con sua zia materna, persona schiva che non nasconde di non essere stata mai in buoni rapporti con la sorella, ma che le offre d’impulso di vivere con lei, poteva essere fonte inesauribile di angst e magoni e invece tutto viene trattato con un rispetto quasi ossequioso dei sentimenti di entrambe le protagoniste. Yamashita ha deciso di puntare a narrare la vita che va avanti nonostante tutto, dove il nuovo tran tran quotidiano sono il luogo e il tempo dove si svolge l’enorme rivoluzione che stanno vivendo entrambe le due protagoniste, lasciando loro lo spazio per riflettere e capire quanto questo evento le cambierà. consinikkiMentre si legge il primo volume potrebbe quasi sembrare che siano entrambe poco empatiche proprio per l’assenza di scene a effetto, ma è solo un’impressione: la cosa che più colpisce è in realtà la schiettezza con cui si parlano tra loro, il modo in cui il loro rapporto si imposta fin da subito su una sincerità senza ipocrisie o cerimonie e senza bisogno di esprimere chissà quali sentimenti. Pur dicendosi pochissimo il “detto” è altrettanto significativo quanto il “non detto”, altra cosa che nei manga è davvero rara da trovare.
Raramente mi è capitato di leggere qualcosa di così delicato ma allo stesso tempo profondo, in cui non ci sono sconvolgimenti nelle gerarchie tra adulti e ragazzini, dove la narrazione è sensibile e non ostenta i sentimenti, che però vengono comunque delineati in modo netto quando c’è bisogno che emergano.
Nota estetica finale: il tratto di questa autrice negli anni si è davvero ammorbidito ed è diventato molto raffinato ed elegante.
Al momento il manga è in corso sia in Italia che in Giappone, ma mi sento di consigliarne davvero la lettura. Forse è uno dei titoli più interessanti dell’ultimo periodo e un’occasione fuori dai clamori degli annunci altisonanti o delle pretese autoriali.

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